05-05-2023
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Psicologia
Psicologia e alimentazione: una relazione lunga una vita!
Giulia Bonanni
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Non tutti sanno che tra psicologia e alimentazione esiste uno stretto legame dal quale è impossibile prescindere e come, pertanto, sia sempre più importante una maggior collaborazione tra psicologi e professionisti della nutrizione.
Il rapporto con il cibo si intreccia fin dalla nascita con le esperienze affettive legate ai primi rapporti significativi, se si pensa all’esperienza dell’allattamento e dello svezzamento; assume così un importante significato di scambio nella relazione con l’Altro che, attraverso l’atto del nutrire, si prende cura di noi. Il cibo si connota, pertanto, di aspetti emotivi e relazionali, assumendo per noi una forte valenza simbolica; si impregna di significati che vanno ben oltre il semplice bisogno biologico. Le nostre preferenze sugli alimenti sono il risultato dell’ambiente familiare, sociale e culturale in cui viviamo.
Attraverso il cibo costruiamo delle relazioni, stabiliamo la nostra identità, definiamo le nostre regole di adesione a principi etici e religiosi e creiamo legami di appartenenza con la nostra comunità. La storia di ognuno di noi è strettamente legata al cibo ed è costellata da gusti, profumi, preferenze per certi alimenti o avversioni per piatti che non possiamo neppure sentire nominare.
Può accadere (a qualsiasi età) che una persona inizi a manifestare sintomi di malessere psicologico proprio attraverso delle condotte alimentari disfunzionali. Il cibo diventa così un "veicolo" che porta con sé dei chiari messaggi di disagio. Quando questo disagio aumenta, può sfociare in un vero e proprio disturbo.
Che cosa sono i disturbi del comportamento alimentare (DCA)?
Tali disturbi sono caratterizzati da un comportamento disfunzionale riguardo al cibo, da una percezione alterata del proprio corpo e dalla conseguente preoccupazione per il proprio peso e aspetto fisico.
I disturbi alimentari possono avere cause e conseguenze psicologiche legate a problemi di autostima e, in alcuni casi, sono associati a disturbi d’ansia e depressione.
Soffrire di DCA, inoltre, può portare a gravi conseguenze fisiche e innescare, per esempio, problemi gastrointestinali, cardiovascolari ed endocrini.
Soffrire di DCA, inoltre, può portare a gravi conseguenze fisiche e innescare, per esempio, problemi gastrointestinali, cardiovascolari ed endocrini.
Tra tutti i disturbi alimentari i più diffusi sono:
- obesità
- anoressia nervosa
- bulimia nervosa
- binge eating disorder
Le cause di questi disturbi sono multiple e chiamano in gioco fattori:
- genetici
- metabolici
- ormonali
- psicologici
- sociali
Come intervenire?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha ormai da tempo riconosciuto come i classici trattamenti prescrittivi (ad esempio dieta) in caso di sovrappeso e obesità, se non accompagnati da un intervento volto alla comprensione e alla conseguente modifica dei fattori psicologici sottostanti, portino la grande maggioranza delle persone ad un abbandono precoce del programma.
Mettendo al centro dell’attenzione il lavoro di cooperazione tra psicologo e nutrizionista a supporto del paziente si sottolinea, inoltre, come sia necessario costruire un piano alimentare personalizzato, che sia sostenibile, praticabile e accettato dalla persona anche da un punto di vista psicologico.
Prendendo in esame le persone che soffrono di sovrappeso e obesità esistono, ad oggi, molti modi per iniziare un percorso di perdita di peso; i centri U.S.I. di recente hanno stretto una collaborazione con ALLURION, azienda leader nel campo della salute alimentare, che ha creato un programma completo per perdere peso e acquisire sane abitudini alimentari attraverso l’installazione di un palloncino gastrico.
Dietro la richiesta di aiuto da parte del paziente si possono celare problematiche di entità più gravi, evidenziate dai primi segnali di difficoltà a gestire un regime alimentare equilibrato, che senza un adeguato supporto potrebbero comportare un ritorno ad abitudini alimentari disfunzionali. Per questo U.S.I. mette a disposizione dei pazienti un’equipe multidisciplinare composta da nutrizionista, psicologa e gastroenterologo, che seguirà il paziente per tutta la durata del programma.
Qual è il ruolo dello/a psicologo/a
Lo psicologo è il professionista del benessere psicologico, della relazione d'aiuto e il suo obiettivo principale è quello di migliorare la qualità di vita degli individui. Lo psicologo sostiene, infatti, la persona aiutandola a capire, riattivare e consolidare le proprie capacità, energie e risorse, e permettendole così di trovare soluzioni e di attenuare il disagio che prova. La possibilità che ha il paziente di condividere ed esplorare con un professionista competente i propri pensieri e le proprie emozioni e di comprenderle nel profondo porta, infatti, all'acquisizione di nuovi strumenti psichici e relazionali.
Nel lavoro d’equipe sopra citato una figura specializzata come quella dello psicologo è capace di lavorare sulla motivazione al cambiamento, sull’immagine corporea e sull’autostima. L’obiettivo sarà quello di trovare prima il significato dato al cibo finora e dopo un nuovo significato che permetta il cambiamento duraturo. Ed anche il nutrizionista, attraverso il percorso di educazione alimentare, la dieta e la perdita di peso, inciderà sugli aspetti psicologici.
Dott.ssa Giulia Bonanni
Psicologa clinica ad orientamento sistemico-relazionale
Specialista in Terapia individuale, di coppia, familiare
U.S.I. Lido di Ostia (Villa del Lido) - Viale del Lido, 3