Medicina nucleare
Cos’è?
La Medicina Nucleare è la branca specialistica della medicina che si avvale dell’uso di radionuclidi artificiali,
impiegandoli in forma non sigillata, per scopi diagnostici, terapeutici
e di ricerca biomedica. Al contrario delle immagini radiologiche, che
vengono ottenute sfruttando l’attenuazione del fascio di radiazioni “X”
da parte dei tessuti interposti tra l’apparecchiatura che le ha prodotte
e il sistema di rilevazione, le immagini medico-nucleari vengono
ottenute per mezzo della rivelazione di radiazioni emesse da radiofarmaci
distribuiti nell’organismo. E’ quindi il paziente che emette le
radiazioni (di tipo “gamma”) che vengono registrate da apposite
apparecchiature in grado di ricreare l’immagine corrispondente.
A cosa serve?
La
Medicina Nucleare ha sviluppato numerose metodiche correttamente
utilizzate in diagnostica, nella ricerca scientifica, per alcune forme
patologiche e in terapia. L’imaging scintigrafico si
contraddistingue, rispetto alle altre metodiche di imaging, per la
capacità di mettere in evidenza una compromissione funzionale anche
prima che siano riconoscibili alterazioni anatomiche. L’uso razionale
della medicina nucleare in terapia è che il radiofarmaco somministrato
al paziente, concentrandosi nei tessuti patologici, possa irradiarli e
distruggerli risparmiando, per quanto possibile, quelli sani.
Quando si esegue?
Nei
centri USI è attivo un servizio di Medicina Nucleare in vivo dove sono
presenti due gamma camere G.E. a doppia testa (a geometria variabile),
che consentono l’effettuazione di vari esami scintigrafici.
Si affida alla medicina nucleare chi deve sottoporsi ai seguenti esami:
- Linfoscintigrafia per la ricerca del linfonodo sentinella
- Scintigrafia con Leucociti Marcati
- Scintigrafia Miocardica, di perfusione a riposo e dopo stimolo
- Scintigrafia Tiroidea con 99m Tc
- Scintigrafia Renale Sequenziale
- Scintigrafia delle Paratiroidi
- Scintigrafia Ossea Total Body
- Scintigrafia Ossea Trifasica
- Scintigrafia Corporea Globale con iodio 131n(WBS)
- PT/TC
- PT-TC con Fluorocolina
- PT-TC con Colina
Come funziona?
Dal
termine “scintillazione”, che definisce il fenomeno fisico sfruttato da
queste apparecchiature per trasformare in energia elettrica l’energia
quantica dei fotoni “gamma” le immagini da esse fornite vengono dette Scintigrafie. Le varie metodiche medico nucleari prevedono la somministrazione ai pazienti di un radiofarmaco,
scelto opportunamente in modo che si concentri nell’organo oggetto di
studio o che si comporti come tracciante di una particolare funzione
biologica. La distribuzione del radiofarmaco nell’organismo dipende
dalla costituzione chimico-fisica dello stesso, dalla via di
somministrazione, dalla capacità di attraversare barriere biologiche e
dalle condizioni metaboliche del paziente. Quelle ottenute sono immagini
estremamente funzionali. Infatti, perché una sostanza radioattiva possa
concentrarsi in un tessuto qualsiasi dell’organismo, è necessario che
il tessuto stesso sia vivo e funzionante. Non necessita di alcuna
precauzione né preparazione.
Angiocardioscintigrafia First Pass
in convenzione
Pet/Tc Total Body con Colina
in convenzione
La PET-TC è uno degli esami più innovativi nel campo della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce dei tumori e per il follow-up a seguito di terapie (es. chirurgica, chemioterapica, radioterapica). L’esame viene effettuato grazie all’utilizzo di un'unica macchina con due tecnologie: la PET (Tomografia ad Emissione di Positroni), che permette di rilevare le aree metaboliche di organi e tessuti, combinata con la TC (Tomografia Computerizzata) che fornisce una chiara visualizzazione delle strutture anatomiche. Questa divisione dei compiti consente un risultato che garantisce un’analisi accurata e completa. La PET-TC installata nei centri USI è una delle migliori macchine in Italia.
A cosa serve?
La PET-TC è un esame diagnostico che consente nei casi oncologici di identificare il tumore, lo stadio della malattia e la sua evoluzione e, nei casi di infezioni, di poterne localizzare il sito e l’estensione.
Quando si esegue?
La PET-TC costituisce ormai lo strumento con la migliore precisione e accuratezza diagnostica in tante patologie, soprattutto oncologiche, e i suoi risultati aiutano il medico curante a prendere la corretta decisione terapeutica, identificando anche fasi precoci della malattia, e a valutare gli effetti del trattamento a cui il paziente si è sottoposto.
Come funziona?
Una piccola quantità di materiale radioattivo, chiamato radiofarmaco, viene infuso in una vena circa un’ora prima dell’inizio dell’esame ed è necessaria per poter identificare tramite la PET-TC le diverse zone del corpo e il loro funzionamento. In molte patologie, come nel caso dei tumori, problemi neurologici o cardiovascolari, infezioni, i tessuti malati accumulano il radiofarmaco generando cosi dei punti luminosi nelle immagini prodotte dal macchinario. L’esame è da ritenersi sicuro, privo di effetti collaterali e viene svolto in un ambiente protetto: dopo una breve visita con il Medico Nucleare e il controllo della glicemia, viene effettuata l’iniezione del radiofarmaco, che ha bisogno di circa 1 ora per depositarsi correttamente nei tessuti biologici. La radioattività indotta dal radiofarmaco scompare rapidamente dall’organismo e la dose di radiazioni assorbite è pari a quella di un normale esame radiografico. Non necessita di alcuna precauzione né preparazione.
PET-TC CON FLUOROCOLINA
La PET-CT con Fluorocolina permette di studiare in modo specifico e completo i tumori della prostata sfruttandone alcune caratteristiche biologiche cellulari. La PET-TC è un esame sicuro e privo di effetti collaterali che viene svolto in un ambiente protetto: dopo un colloquio con il Medico Nucleare viene effettuata l’iniezione di una sostanza radioattiva chiamata radiofarmaco (differente dal mezzo di contrasto) che, in questo caso, è la fluorocolina. Dopo un tempo congruo, necessario per permettere al radiofarmaco di depositarsi correttamente nei tessuti bersaglio, si procede all’acquisizione delle immagini. La radioattività assorbita dai tessuti scompare in poche ore dall’organismo. Per alcune ore, però, potrebbero rimanere tracce di radioattività: pertanto, in questo periodo, bisogna evitare di stare vicino a donne in stato di gravidanza e a bambini piccoli per circa 12 ore. Non è necessaria una preparazione specifica ed è necessario confrontarsi con il medico per eventuali controindicazioni come gravidanza, trattamenti chirurgici, radioterapici e chemioterapici eseguiti di recente.
Non è necessaria una preparazione specifica ed è necessario confrontarsi con il medico per eventuali controindicazioni come gravidanza, trattamenti chirurgici, radioterapici e chemioterapici eseguiti di recente.
Pet/Tc Total Body con FDG
in convenzione
La PET-TC è uno degli esami più innovativi nel campo della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce dei tumori e per il follow-up a seguito di terapie (es. chirurgica, chemioterapica, radioterapica). L’esame viene effettuato grazie all’utilizzo di un'unica macchina con due tecnologie: la PET (Tomografia ad Emissione di Positroni), che permette di rilevare le aree metaboliche di organi e tessuti, combinata con la TC (Tomografia Computerizzata) che fornisce una chiara visualizzazione delle strutture anatomiche. Questa divisione dei compiti consente un risultato che garantisce un’analisi accurata e completa. La PET-TC installata nei centri USI è una delle migliori macchine in Italia.
A cosa serve?
La PET-TC è un esame diagnostico che consente nei casi oncologici di identificare il tumore, lo stadio della malattia e la sua evoluzione e, nei casi di infezioni, di poterne localizzare il sito e l’estensione.
Quando si esegue?
La PET-TC costituisce ormai lo strumento con la migliore precisione e accuratezza diagnostica in tante patologie, soprattutto oncologiche, e i suoi risultati aiutano il medico curante a prendere la corretta decisione terapeutica, identificando anche fasi precoci della malattia, e a valutare gli effetti del trattamento a cui il paziente si è sottoposto.
Come funziona?
Una piccola quantità di materiale radioattivo, chiamato radiofarmaco, viene infuso in una vena circa un’ora prima dell’inizio dell’esame ed è necessaria per poter identificare tramite la PET-TC le diverse zone del corpo e il loro funzionamento. In molte patologie, come nel caso dei tumori, problemi neurologici o cardiovascolari, infezioni, i tessuti malati accumulano il radiofarmaco generando cosi dei punti luminosi nelle immagini prodotte dal macchinario. L’esame è da ritenersi sicuro, privo di effetti collaterali e viene svolto in un ambiente protetto: dopo una breve visita con il Medico Nucleare e il controllo della glicemia, viene effettuata l’iniezione del radiofarmaco, che ha bisogno di circa 1 ora per depositarsi correttamente nei tessuti biologici. La radioattività indotta dal radiofarmaco scompare rapidamente dall’organismo e la dose di radiazioni assorbite è pari a quella di un normale esame radiografico. Non necessita di alcuna precauzione né preparazione.
PET-TC CON FDG
La PET-TC è uno degli esami più innovativi nel campo della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce dei tumori e per il follow-up a seguito di terapie (es. chirurgica, chemioterapica, radioterapica). La PET-TC è un esame sicuro e privo di effetti collaterali che viene svolto in un ambiente protetto: dopo un colloquio con il Medico Nucleare viene effettuata l’iniezione di una sostanza radioattiva chiamata radiofarmaco (differente dal mezzo di contrasto) che, in questo caso, è il composto [18F]-FDG che si accumula nelle aree dove avviene un maggiore consumo di glucosio.
Le patologie in cui viene più frequentemente utilizzata la PET-TC FDG in ambito oncologico sono:
- neoplasia del polmone
- neoplasia del colon retto
- neoplasie del distretto testa collo
- linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin
- melanoma
- mieloma
- neoplasia dell’esofago
- neoplasia della tiroide
- neoplasia delle cellule germinali
- neoplasia della mammella
- neoplasia dell’utero
- neoplasia del pancreas
- neoplasia dello stomaco
- neoplasie ossee e muscolari
- GIST (tumore stromale gastrointestinale)
Non è necessaria una preparazione specifica ed è necessario confrontarsi con il medico per eventuali controindicazioni come gravidanza, trattamenti chirurgici, radioterapici e chemioterapici eseguiti di recente.
Scintigrafia delle Paratiroidi
in convenzione
A cosa serve?
La medicina nucleare ha sviluppato numerose metodiche correttamente utilizzate in diagnostica, nella ricerca scientifica, per alcune forme patologiche e in terapia. L’ imaging scintigrafico si contraddistingue, rispetto alle altre metodiche di imaging, per la capacità di mettere in evidenza una compromissione funzionale anche prima che siano riconoscibili alterazioni anatomiche. L’uso razionale della medicina nucleare in terapia è che il radiofarmaco somministrato al paziente, concentrandosi nei tessuti patologici, possa irradiarli e distruggerli risparmiando, per quanto possibile, quelli sani.
Quando si esegue?
Nei centri USI è attivo un servizio di Medicina Nucleare in vivo dove sono presenti due gamma camere G.E. a doppia testa (a geometria variabile), che consentono l’effettuazione di vari esami scintigrafici.
Si affida alla medicina nucleare chi deve sottoporsi ai seguenti esami:
- linfoscintigrafia per la ricerca del linfonodo sentinella
- scintigrafia con leucociti marcati
- scintigrafia miocardica, di perfusione a riposo e dopo stimolo
- scintigrafia tiroidea con 99m Tc
- scintigrafia renale sequenziale
- scintigrafia delle paratiroidi
- scintigrafia ossea total body
- scintigrafia ossea trifasica
- scintigrafia corporea globale con iodio 131n(WBS)
Come funziona?
Dal termine “scintillazione”, che definisce il fenomeno fisico sfruttato da queste apparecchiature per trasformare in energia elettrica l’energia quantica dei fotoni “gamma” le immagini da esse fornite vengono dette scintigrafie. Le varie metodiche medico nucleari prevedono la somministrazione ai pazienti di un radiofarmaco, scelto opportunamente in modo che si concentri nell’organo oggetto di studio o che si comporti come tracciante di una particolare funzione biologica. La distribuzione del radiofarmaco nell’organismo dipende dalla costituzione chimico-fisica dello stesso, dalla via di somministrazione, dalla capacità di attraversare barriere biologiche e dalle condizioni metaboliche del paziente. Quelle ottenute sono immagini estremamente funzionali. Infatti, perché una sostanza radioattiva possa concentrarsi in un tessuto qualsiasi dell’organismo, è necessario che il tessuto stesso sia vivo e funzionante. Non necessita di alcuna precauzione né preparazione.
Scintigrafia Linfatica Segmentaria
in convenzione
Scintigrafia Miocardica
Scintigrafia Ossea/Articolare Polifasica
in convenzione
Scintigrafia Ossea/Articolare Total Body
in convenzione
Scintigrafia Sequenziale Renale
in convenzione
Lazio
USI Ostiense-Piramide
Viale Marco Polo, 41 - Roma