10-01-2023
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Psicologia
Disturbi psicologici stagionali: il Blue Monday
Federico Della Rocca
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La leggenda metropolitana, insieme a qualche dato di cronaca, narrano che nel 2005 uno Psicologo dell'Università di Cardiff, tale Cliff Arnall, esperto di disturbi psicologici stagionali, avrebbe messo a punto una vera e propria equazione matematica che aveva lo scopo di individuare il giorno in cui le persone generalmente percepiscono il picco massimo di tristezza e depressione nel corso dell'anno e cercano di contrastare questo stato d'animo prenotando un viaggio o una vacanza da intendersi come antidoto all'infelicità.
Tale giorno fatidico ricadrebbe sempre il terzo lunedì del mese di gennaio, quando si spengono le luci delle festività natalizie, il clima inizia ad essere più freddo e il cielo più cupo e nuvoloso. Le vacanze di Natale terminano, si rientra a lavoro mentre fuori piove o nevica e molto spesso i bilanci di fine anno si concretizzano in amari squarci di consapevolezza dei propri fallimenti.
Tale giorno fatidico ricadrebbe sempre il terzo lunedì del mese di gennaio, quando si spengono le luci delle festività natalizie, il clima inizia ad essere più freddo e il cielo più cupo e nuvoloso. Le vacanze di Natale terminano, si rientra a lavoro mentre fuori piove o nevica e molto spesso i bilanci di fine anno si concretizzano in amari squarci di consapevolezza dei propri fallimenti.
La formula ideata da Arnall prendeva in considerazione diverse variabili, fra cui:
- le condizioni meteorologiche
- lo stipendio mensile
- le spese per i regali di Natale effettuate a dicembre con la carta di credito, da saldare poi a gennaio
- il fallimento dei buoni propositi per il nuovo anno
- la sensazione di dover agire in qualche modo per uscire da una condizione di stallo
Il Blue Monday, locuzione inglese che mette insieme il termine “blue” cioè triste, malinconico, e “monday” come giorno della settimana, proprio quel "lunedì”, un giorno generalmente odiato perché segna la fine del weekend e il rientro a lavoro. Un'idea geniale ma che in realtà ha poco o niente di scientifico.
L'equazione di Arnall, infatti, non ha nessuna valenza dimostrabile e fu addirittura la stessa Università di Cardiff a prendere le distanze dal Blue Monday, in quanto concetto del tutto destituito di valore scientifico, e da Arnall, il suo creatore.
L'equazione di Arnall, infatti, non ha nessuna valenza dimostrabile e fu addirittura la stessa Università di Cardiff a prendere le distanze dal Blue Monday, in quanto concetto del tutto destituito di valore scientifico, e da Arnall, il suo creatore.
Tuttavia il Blue Monday dal punto di vista empirico qualche senso l'avrebbe pure visto che, secondo alcuni istituti di ricerca britannici, circa un terzo della popolazione inglese soffrirebbe di disturbi stagionali della sfera affettiva mentre 9 persone su 10 affermano di aver bisogno di mangiare e dormire di più durante i mesi più bui. Ma se nella maggior parte dei casi questi disturbi legati alla stagione invernale non creano grossi problemi, una percentuale di persone che oscilla fra il 2% e il 5% manifesta la necessità di ricevere cure psicologiche continuative per poter condurre una vita normale e produttiva.
Per di più il famoso quotidiano britannico Daily Mail, in un articolo del gennaio 2014, descrisse come il Blue Monday coinciderebbe anche col “divorce monday” ossia il giorno del divorzio, visto che nel mese di gennaio si registra in Gran Bretagna il maggior numero di procedimenti per divorzio rispetto agli altri mesi dell'anno.
Se, dunque, il Blue Monday può essere criticato come concetto scientifico, è pur vero che in questo periodo dell'anno possono effettivamente manifestarsi con maggior intensità sintomi che in certi casi rappresentano la spia di un disturbo dell'umore.
Quest'anno il Blue Monday ricade il 16 Gennaio. Mentre è assolutamente normale avere un giorno o due di tristezza o senso di vuoto, uno stato d'animo negativo che si insedia nella nostra mente e non ci lascia più può essere effettivamente segno di un disagio psicologico sottostante che sarebbe meglio non sottovalutare e che meriterebbe almeno un colloquio con uno psicoterapeuta per valutarne insieme il significato.
Dott. Federico Della Rocca
Psicologo Clinico - Psicoterapeuta
USI Doc PRATI - Via V. Orsini, 27/a
Casa di Cura Marco Polo - Viale M. Polo, 41